Comunicato Stampa
Appello al Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, affinchè s'adoperi per l'istituzione di un Garante per tutti gli istituti penitenziari della regione Sardegna. La situazione gravissima delle carceri Sarde, che abbiamo rilevato nei giorni scorsi con diverse visite ispettive, necessita di massima attenzione anche da parte delle istituzioni locali, sia per quanto riguarda le opportunità lavorative per i detenuti, sia per un piu' generale monitoraggio del rispetto delle leggi e del diritto internazionale da parte delle nostre istituzioni.
Irene Testa – Associazione Detenuto Ignoto
Roberto Loddo – Associazione 5 Novembre “Per i diritti civili”
1 commento:
.... Non c'è peggior pena della privazione della LIBERTA'personale.
L'importante è non arrendersi mai!
Anche se, dopo le riforme del 1975 e del 1986, i detenuti subiscono una sorta di ricatto psicologico, in quanto le riforme vengono applicate solo per "buona condotta" e non per diritto acquisito come è previsto dalla legge. Quindi, molto spesso, si pensa solo ad uscire prima della "fine pena", a discapito della loro dignità e del sacrosanto rispetto di cui dovrebbero godere in quanto persone!Inoltre, vorrei spendere due parole per le donne-detenute. Loro, oltre a subire la pena come i maschi,quando si trovano nelle carceri-maschili, istituite con sezioni femminili, subiscono, molto spesso l'umiliazione e la violenza, in quanto(per mancanza di personale?)sono sorvegliate da guardie-uomini, con tutte le conseguenze che si possono facilmente immaginare!
Quindi, ci sono anche queste problematiche, che si protraggono ormai da troppo tempo, per rendere indispensabile e urgente, l'istituzione del Garante dei Diritti Civili dei Detenuti. Se non si può per tutti gli istituti carcerari della Sardegna, almeno uno per provincia (otto).
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