Agi, 13 febbraio 2008
"Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria deve applicare, salvo casi eccezionali, il principio della territorializzazione della pena previsto dalla legge sull’ordinamento carcerario. In caso contrario si rischiano episodi gravi e preoccupanti come quello accaduto nella tarda serata di ieri nel carcere cagliaritano di Buoncammino".
Lo ha detto il consigliere regionale socialista Maria Grazia Caligaris, (Sdi-Partito Socialista), segretaria della Commissione Diritti Civili, a conclusione della visita all’agente della polizia penitenziaria Italo Sannio, ricoverato in ospedale per un principio di intossicazione durante lo spegnimento dell’incendio di una cella del centro clinico.
Nonostante le fiamme e il fumo acre quattro agenti sono riusciti a salvare il detenuto Gioacchino Oliva, ergastolano, protagonista dell’episodio di protesta per ottenere il trasferimento in un carcere della penisola più vicino ai familiari.
L’agente Sannio - ha precisato Caligaris - sta meglio e ha superato la fase critica che ha suggerito il ricovero. Resta la preoccupazione per la gravità dell’episodio. È una spia del malessere all’interno delle carceri per le decisioni del Dap di respingere le numerose richieste di trasferimento di detenuti, anche ergastolani, che sollecitano, nel rispetto della norma di legge, il trasferimento in case circondariali il più possibile vicine ai luoghi di residenza dei familiari.
In Sardegna, per ovvi motivi legati all’insularità, ai costi dei trasporti, ai tempi necessari per raggiungere le case circondariali della penisola, il problema è avvertito maggiormente. Da tempo - ha ricordato la consigliera socialista - il Consiglio regionale con un ordine del giorno approvato all’unanimità ha chiesto che i detenuti sardi ristretti nelle carceri della penisola siano trasferiti in quelli dell’isola e viceversa le richieste dei detenuti delle altre regioni italiane che chiedono il trasferimento debbano trovare accoglimento.
L’applicazione del principio della territorializzazione della pena è contenuto anche nell’accordo sottoscritto due anni fa dalla Regione Sardegna, dal Ministero della Giustizia e dal Dap. È opportuno - ha concluso Caligaris - che si proceda con atti concreti nel rispetto degli impegni e degli accordi anche perché il numero dei detenuti provenienti dalla Sicilia, dalla Campania e dalla Puglia, a Buoncammino, sta aumentando in particolare nella sezione dell’Alta sicurezza.
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