Il giorno 16 Dicembre 2011, il nostro amico Abdou Lahat Diop, di origini senegalesi, di 31 anni, in Italia da 5, mentre pregava tranquillamente, nella zona di Abbasanta (Sardegna) è stato improvvisamente accerchiato dalle forze dell'ordine che gli chiedevano se avesse bisogno d'aiuto. Dopo la sua risposta negativa, il nostro amico tenta di difendersi e di difendere soprattutto il suo momento di preghiera e di vicinanza con dio, interrotto senza alcun motivo. La situazione degenera, tanto che Lahat viene immobilizzato con la forza, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, rifiuto e indicazioni sulla propria identità personale, e portato presso il carcere di Oristano. Il 17 Dicembre viene disposto il rito direttissimo dove viene nominato un perito psichiatrico, il quale effettua una perizia in cui descrive Lahat come pericoloso socialmente e incapace di intendere e di volere. Nell'udienza del 9 Gennaio 2012 (pare senza la presenza di un interprete) il giudice sospende il processo, in quanto Lahat viene giudicato attualmente incapace di affrontarlo e si dispone il trasferimento immediato in un Ospedale Psichiatrico Giudiziario per una “cura”.
Il comitato sardo Stop OPG, gli amici e i parenti di Abdou Lahat, da tutti conosciuto come Baye Lahat (Padre Lahat) si stanno mobilitando affinchè questo provvedimento venga bloccato. Tale provvedimento ci sembra ingiusto e privo di fondamento in quanto non abbiamo certezza per quanto riguarda la presenza di un interprete durante la perizia e le varie udienze che potesse tradurre dal Wolof all'italiano ragionamenti, spiegazioni, pensieri intimi, racconti di vita privata, racconti d'infanzia, concetti particolari e profondi legati alla religione e alla propria cultura. Inoltre l'indignazione sorge spontanea per l'estrema facilità con cui il nostro amico viene giudicato incapace di intendere e di volere e gli viene indicata come “cura” un internamento in un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Gli Opg non sono luoghi di cura. Sono luoghi di morte, privazione e sofferenza in cui le persone vengono imprigionate sulla base di una obsoleta concezione della malattia mentale, in altre parole manicomi!
Pensiamo che Baye Lahat e tutte le persone che si trovino in una presunta situazione di temporanea o cronica fragilità mentale, conservino sempre e comunque, pieni diritti e piena dignità.
Pensiamo che il Dipartimento di Salute Mentale di Oristano debba intervenire per curare le persone nel proprio territorio e evitare che altri cittadini che non hanno commesso nessun reato, come Baye Lahat, possano essere imprigionati e segregati negli Opg.
Siamo convinti che il provvedimento della misura di ricovero nell'ospedale psichiatrico giudiziario sia fuori dalla legalità, in quanto non sono state rispettate le sentenze della corte costituzionale del 2003 e del 2004 che privilegiano l'accoglienza, la cura e l'accesso alle misure alternative, rispetto alla custodia e alla segregazione negli Opg.
Invitiamo alla mobilitazione tutte le cittadine e i cittadini sensibili al rispetto dei diritti umani e civili e a coloro che conoscono Baye Lahat e il suo amore e rispetto per la vita e per gli altri.
MOBILITIAMOCI!
il comitato sardo "Stop Opg"
Organizzazioni aderenti al Comitato Sardegna STOP OPG: Associazione Sarda per l'Attuazione della Riforma Psichiatrica, Associazione “5 Novembre”, Forum Sardo Salute Mentale, Cgil Sarda, SOS Sanità Sardegna, Assemblea Territoriale di Cittadinanza Attiva, Tribunale per i diritti del Malato Sede di Cagliari, Associazione Culturale “Art Meeting”, Cooperativa Sociale “I Girasoli”, Cooperativa Sociale “Asarp Uno”, Arci Sardegna, Rivista di cultura poetica "Coloris de Limbas", SPI CGIL Sardegna, Cooperativa Sociale “Il Giardino di Clara”, Cooperativa Sociale “Giardino Aperto”, Comunità Casamatta, Associazione art.21, Conferenza Volontariato Giustizia della Sardegna, AUSER. Rivista “Sociale e Salute”, Comitato “A Casa mia”, Il comitato Verità e Giustizia per Giuseppe Casu, USB Unione Sindacale di Base, ABC Associazione Bambini Celebrolesi, Asecon Ong, Sviluppo e Territorio – Società Cooperativa Sociale arl di tibo B, ASCE Associazione Sarda Contro l'Emarginazione.
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