lunedì 5 aprile 2010

Uil: nelle carceri, una settimana di tensione e sangue


Il Velino, 4 aprile 2010

"Due suicidi e un tentato suicidio sventato in extremis. Sei agenti penitenziari, due infermieri e un medico feriti, senza dimenticare i fumogeni e le bombe carta contro il carcere di San Vittore". Questo il resoconto settimanale degli eventi critici registratisi in questa settimana all’interno dei penitenziari, reso noto dal segretario generale della Uil Pa Penitenziari, Eugenio Sarno, che ricorda come il bollettino è quotidianamente monitorato dalla Uil Penitenziari, attraverso la pagina web "Diario di Bordo". "Purtroppo abbiamo dovuto registrare ancora una settimana di passione e di tensione per il sistema penitenziario. Dal 1 gennaio ad oggi sono ben 17 i suicidi in cella e 28 i tentati suicidi sventati dalla polizia penitenziaria. Nel bilancio assai grave dei fatti di sangue di questo 2010 - sottolinea Sarno - non bisogna dimenticare i 38 agenti penitenziari, i due medici e i 4 infermieri che hanno dovuto ricorrere a cure ospedaliere per le ferite riportate causa aggressioni da parte di detenuti e/o internati.

Oramai viaggiamo speditamente verso quota 67.500 detenuti e questo continuo ammasso di persone non può non generare ulteriori tensioni". Rammarico viene espresso dalla Uil Pa Penitenziari per il rinvio dell’incontro con il ministro Alfano sul piano carceri: "l’incontro originariamente previsto per il 31 marzo è stato più volte rinviato. Speriamo che il 13 aprile sia la volta buona. Per noi sarà l’occasione per ribadire la necessità di destinare parte dei 500mlioni di euro disponibili non solo all’edificazione di nuovi padiglioni e istituti ma anche alla ristrutturazione dei tantissimi edifici penitenziari obsoleti, degradati e inadeguati. Il piano carceri - spiega Sarno - può essere una straordinaria occasione per ridare dignità e civiltà alla detenzione e garantire ambienti di lavoro salubri ed efficienti. Per raggiungere questi obiettivi non si potrà ragionare, però, solo da ingegneri e costruttori. Per questo condividiamo il pensiero e le affermazioni del Ministro Alfano quando fa cenno alla riforma del momento sanzionatorio". Per Sarno occorre riflettere sull’esagerato ricorso alla detenzione per i tossicodipendenti ( 27% della popolazione detenuta) e, in conclusione, ribadisce l’esigenza di recupero di spazi detentivi. Questo può avvenire attraverso le misure accompagnatorie al piano carceri come l’affidamento in prova e la detenzione domiciliare.

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