domenica 20 gennaio 2008

Comunicato Stampa

Cagliari, Lunedì 17 Dicembre 2007



Basta con le discriminazioni ai danni dei detenuti sardi!

Assieme ad Antonino Loddo, rientrino in Sardegna tutti i detenuti sardi rinchiusi nelle Carceri della Penisola.


A seguito della vicenda di Antonino Loddo, detenuto sardo a Rebibbia, affetto da una grave patologia, incurabile e degenerativa che lo costringe all'immobilità, da cui le sue condizioni sono ulteriormente aggravate per gli effetti devastanti provocati dallo sciopero della fame e della sete effettuato per essere trasferito nel centro clinico del carcere di Buoncammino.

come Associazione 5 Novembre “Per i Diritti Civili” vogliamo denunciare una grave e costante discriminazione anticostituzionale ai danni dei detenuti sardi.

Sono numerosi i detenuti sardi, in esecuzione di pena e in attesa di giudizio, rinchiusi nelle Carceri della Penisola. La detenzione nella Penisola crea pesanti disagi ai reclusi ed ai loro familiari, che per le visite e i colloqui impiegano diversi giorni di viaggio con spese gravanti su situazioni economiche sempre molto difficili, e ripercussioni psicologiche per i limiti ai rapporti affettivi nei riguardi dei familiari, soprattutto bambini e anziani.

Questa situazione aggrava l’aumento delle diseguaglianze dentro il mondo del carcere, nonostante il nostro impianto costituzionale sia incentrato sul principio di eguaglianza e di legalità, crediamo che in assenza di un serio intervento sociale da parte della Regione Autonoma della Sardegna e del Ministero della Giustizia a favore della territorializzazione delle pene, non potremmo mai più parlare di rispetto dei diritti umani.

L’Associazione 5 Novembre “Per i Diritti Civili”

Chiede al Ministero della Giustizia e alla Regione Autonoma della Sardegna :

  • il rispetto della legge sull'ordinamento penitenziario, e la concreta attuazione del protocollo d'intesa tra il Ministro della giustizia e la Regione sul principio di territorializzazione delle pene.
  • Sapere per quali motivi Antonino Loddo non possa essere trasferito nel carcere Buoncammino a Cagliari.
  • Conoscere il numero dei detenuti sardi, in esecuzione di pena o in attesa di giudizio, rinchiusi nelle Carceri della Penisola.

Associazione 5 Novembre “Per i Diritti Civili”

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L'Associazione 5 Novembre, ha intervistato Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità di accoglienza "La Collina", rivolta a giovani-adulti, di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, che vengono affidati dalla Magistratura di Sorveglianza come misura alternativa alla detenzione. Un interessante intervista sui temi della Giustizia, del Carcere, del precariato giovanile e della cultura della Solidarietà e dell'accoglienza.