ARTECO Quando l'ecologia diventa ragione di espressione quotidiana. Stando così le cose nel giro di vent'anni saremo soffocati di rifiuti e la qualità della nostra vita sarà compromessa dalla nostra stupidità. Homo sapiens, Homo economicus e Homo ecologicus. La società in cui viviamo ci fa correre, ci fa essere tesi e preoccupati e, spesso, anche distratti e superficiali. Ecco che la necessità di adottare nuovi modelli e comportamenti di vita appare improrogabile. Con l'arte ecologica si vuole richiamare l'uomo a riflettere e a ripensare i suoi modelli di vita sociale, si indicano strade da percorrere nel rispetto della ricchezza delle diversità, della pace, della nonviolenza, e dell'equità. In una parola della sostenibilità. Il principio di Lavoisier “Nulla si crea e nulla di distrugge, ma tutto si trasforma” è il nostro principio ispiratore che è alla base di "Arteco". Non distruggere mai il creato ma trasformarlo, plasmarlo adattarlo ridando nuova luce, funzione e utilità. Questo ad altri aspetti saranno trattati nel corso della manifestazione promossa da Amici di Sardegna in collaborazione con A.Se.Con. ONG il 7 gennaio 2012 presso la sala polivalente del Parco di Monte Claro dalle ore 16,00 alle ore 20,00, dove saranno presenti gli operatori (artisti e artigiani) che si ispirano a questa filosofia per presentare i loro prodotti e le loro proposte. Nel corso della serata numerosi ospiti saranno intervistati dal giornalista Angelo Pili di Teleregione Sardegna. Cagliari presso la sala polivalente del Parco di Monte Claro 7 Gennaio 2012 dalle ore 16:00 alle ore 20:00 Ingresso libero. Eventuali adesioni entro il 4 gennaio Evento su Facebook tel 3403602365 oppure scrivere a: amicidisardegna@tiscali.it |
"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità" (art. 27 Costituzione)
sabato 24 dicembre 2011
Arteco - Quando l'ecologia diventa ragione di espressione quotidiana.
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Don Ettore Cannavera, riflessioni da "La Collina"
L'Associazione 5 Novembre, ha intervistato Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità di accoglienza "La Collina", rivolta a giovani-adulti, di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, che vengono affidati dalla Magistratura di Sorveglianza come misura alternativa alla detenzione. Un interessante intervista sui temi della Giustizia, del Carcere, del precariato giovanile e della cultura della Solidarietà e dell'accoglienza.
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