di Roberto Loddo
Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che consente la detenzione domiciliare per chi deve scontare condanne inferiori a un anno. Lo “svuota carceri” dovrebbe essere utile per tamponare la situazione esplosiva del superaffollamento nelle carceri italiane in attesa di un piano straordinario penitenziario. Un provvedimento che è già stato approvato alla Camera e diventerà legge. Hanno votato a favore Pdl, Lega Nord e Fli, si sono astenuti Pd, Idv e Udc. Ne beneficeranno, entro il 31 dicembre 2013, tutti i detenuti a cui mancano 12 mesi per completare il periodo di detenzione. La pena detentiva sarà eseguita nell'abitazione del condannato o in un altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza che possa definirsi un domicilio. Il governo assicura che il ddl dovrebbe interessare almeno settemila detenuti e dovrebbe consentire l'assunzione di circa 2000 agenti penitenziari per sopperire alle carenze di organico.
Non mancano le polemiche. Per il mondo dell'associazionismo (“Antigone” e “A buon diritto”) e il sindacato della Uil, “il decreto rappresenta solo uno specchietto per le allodole”. Le numerose restrizioni presenti nella legge limiterebbero i destinatari, che sarebbero solamente 1.500. Anche in Sardegna a seguito dello stralcio nel ddl “svuota carceri” dell'articolo che prevedeva la sospensione automatica della detenzione con la messa alla prova presso i servizi sociali, le associazioni “5 Novembre” e “Detenuto Ignoto” evidenziarono il carattere “inutile e dannoso” del provvedimento. Per le associazioni lasciando la facoltà ai magistrati di decidere se mandare ai domiciliari un detenuto, il senso del ddl è stato stravolto e risulterà un provvedimento inutile. “Le carceri sarde rimarranno luoghi di sofferenza, discariche umane illegali, incivili e anticostituzionali e i detenuti sardi continueranno ad essere ammassati e dimenticati nelle celle come prima”.
La Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha evidenziato come il sovraffollamento delle carceri italiane rappresenta un trattamento inumano e degradante. Secondo il sito “Innocenti evasioni” i dati aggiornati al 22 novembre 2010, la capienza regolamentare è di 43.327 unità, mentre i detenuti presenti sono. 69.313 di cui 25.311 stranieri. Per il Ministero della Giustizia, dai dati aggiornati al 21 ottobre 2010 la capienza regolamentare è di 44.962 unità, e i detenuti presenti sono. 68.795. Il Ministero non fornisce nessun dato sulla presenza degli stranieri. L'emergenza carcere colpisce anche la Sardegna. Secondo gli ultimi dati della UilPa Penitenziari, nelle carceri della Sardegna vi sono complessivamente 2.368 detenuti, rispetto a una capienza di 1.970, con un indice medio di sovraffollamento pari al 20,2%, il minore a livello nazionale.
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