lunedì 7 giugno 2010

Ddl detenzione domiciliare: Il problema è il costo delle 2.000 persone da accogliere.


Asca, 5 giugno 2010

La prossima settimana proseguirà la discussione del nuovo testo del ddl 3291 che prevede norme per l’esecuzione domiciliare delle pene detentive non superiori ad un anno. L’articolato originario varato dal Governo è stato sottoposto ad ampia revisione in Commissione Giustizia con gli emendamenti governativi e i subemendamenti della Lega Nord. Il relatore Mario Commercio del gruppo Misto ha già sottolineato che andrebbero acquisiti elementi di quantificazione idonei a dimostrare la neutralità finanziaria delle disposizioni nelle ipotesi in cui i soggetti interessati possano utilizzare per l’esecuzione della pena un luogo pubblico o privato di cura o assistenza. I detenuti con ancora un anno di pena sono circa 10.000, ma vanno esclusi i condannati per reati che comportano - in base all’articolo 1 del testo - l’esclusione dal beneficio. Una percentuale del 70% dei restanti 7.000, cioè circa 5.000 dispongono di un domicilio dove scontare la pena residua. Sono, quindi, circa 2.000 i detenuti per i quali sarebbe necessaria l’esecuzione della pena residua di un anno in strutture assistenziali pubbliche o private o, in caso di tossicodipendenti, in comunità terapeutiche la cui retta verrebbe posta a carico del Ssn. Spetta ora alla Commissione Giustizia riformulare le norme per le quali sono stati evidenziati problemi di copertura finanziaria.

Nessun commento:

Don Ettore Cannavera, riflessioni da "La Collina"

L'Associazione 5 Novembre, ha intervistato Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità di accoglienza "La Collina", rivolta a giovani-adulti, di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, che vengono affidati dalla Magistratura di Sorveglianza come misura alternativa alla detenzione. Un interessante intervista sui temi della Giustizia, del Carcere, del precariato giovanile e della cultura della Solidarietà e dell'accoglienza.