domenica 1 giugno 2008

direttori carceri preoccupati per scelte del governo


Dire, 31 Maggio 2008

dalla Redazione ne Centro studi
di Ristretti Orizzonti www.ristretti.it


"I dirigenti penitenziari esprimono forte preoccupazione per le scelte che il governo sta assumendo sul tema della sicurezza e dell’immigrazione clandestina". Questo è quanto affermano i direttori degli istituti penitenziari, degli Uffici di esecuzione penale esterna, degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che oggi si sono riuniti a Roma in una assemblea nazionale organizzata dalla Fp Cgil. Durante l’incontro hanno denunciato la grave situazione di sovraffollamento che già si riscontra in alcune fra le più significative realtà penitenziarie del Paese. "L’inarrestabile trend di nuovi ingressi nel sistema carcerario (circa mille unità al mese) - si legge nella nota - l’ampliamento del ricorso alla pena detentiva che l’esecutivo ha deciso nei suoi primi atti di governo, i devastanti effetti che il ddl sull’immigrazione clandestina avrà sul sistema penitenziario prefigurano un percorso molto pericoloso per la tenuta dell’intero sistema carcerario e per il Paese stesso".


"Fra qualche mese - si legge ancora nella nota - le carceri scoppieranno letteralmente e sarà impossibile governarle nel rispetto delle finalità che la Costituzione affida alla pena". A nulla serviranno allora le ripetute dichiarazioni di esponenti del Governo che offrono come soluzione a questo scenario ormai scontato la costruzione di nuove carceri (tutte ancora da finanziarie, da progettare). "Il governo, quindi, rifletta attentamente sugli effetti che avranno le scelte che si stanno assumendo e provi a orientare diversamente la propria azione - conclude la nota - a cominciare dalla riforma del codice penale ormai non più rinviabile.


(nell'immagine) Kandinsky - "Astratto"

Nessun commento:

Don Ettore Cannavera, riflessioni da "La Collina"

L'Associazione 5 Novembre, ha intervistato Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità di accoglienza "La Collina", rivolta a giovani-adulti, di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, che vengono affidati dalla Magistratura di Sorveglianza come misura alternativa alla detenzione. Un interessante intervista sui temi della Giustizia, del Carcere, del precariato giovanile e della cultura della Solidarietà e dell'accoglienza.